Prendersi cura della propria pelle in inverno
Difendere la pelle in inverno
Siamo ormai nel periodo invernale. Vediamo insieme come preservare la salute della propria pelle nella stagione fredda.
Durante l’inverno le problematiche principali sono:
Le persone con pelle secca e sensibile patiscono maggiormente le basse temperature e l’umidità.
Le pelli secche e sensibili, ma anche le altre pelli, per proteggersi dal freddo devono utilizzare le sostanze grasse, cioè quelle sostanze simili a quelle già naturalmente presenti nel nostro film idrolipidico. Esse creano uno strato isolante sia dalle basse temperature che dall’umidità.
Questa “crema naturale” che la nostra pelle è in grado di produrre da sola, è abbondante nell’età giovanile, ma viene a mancare con l’avanzare dell’età. Quindi l’epidermide è meno in grado di produrre il film idrolipidico protettivo, soprattutto dai 40 anni in su e per chi è geneticamente predisposto alla secchezza e alla sensibilità. Questa carenza di parte lipidica si evidenzia soprattutto nella stagione invernale.
Bisogna quindi fare un trattamento che restituisca la nostra pelle, diciamo, il suo “cappottino naturale” composto da grassi sono coibentanti, cioè che isolano dal freddo e dall’umido. Chiaramente sarebbero da prediligere i grassi eutrofici sebo-simili, cioè più vicini alla nostra “crema naturale”.
Si è visto che la nostra pelle assorbe meglio e predilige i grassi vegetali naturali che hanno questa capacità coibentante, ma sono anche in grado di penetrare tra gli spazi delle cellule cornee e creare quel che potremmo definire un “cemento” analogo alla copertura naturale.
A tal fine si utilizzano principalmente:
Per le pelli un po’ più grasse è particolarmente indicato l’olio di argan.
Attenzione ai petrolati, quindi vaselina, paraffina, glicerina, che sono molto utilizzati nelle creme a basso costo. Perché derivando dal petrolio come prodotti di scarto della raffinazione sono molto economici, ma per niente eutrofici, cioè non hanno nessuna compatibilità con la nostra pelle.
L’unico loro pregio è di essere fortemente coibentanti, cioè isolano moltissimo la pelle dall’umidità e dal freddo, tant’è che possono essere tollerati nella cosmesi dedicata alla protezione della pelle nelle bassissime temperature. Sono molto utilizzati nella cosmetica dei paesi nordici dove le temperature sono tali da richiedere un vero e proprio impermeabile per la pelle. Il rovescio della medaglia è che non lasciano traspirare e il loro uso prolungato può provocare delle vere e proprie dermatiti. Vanno usati quindi con moderazione.
Tutti conosciamo le creme per mani alla glicerina e sappiamo che danno una bella sensazione di morbidezza. Tuttavia il glicerolo che contengono, essendo fortemente igroscopico, ruba acqua alla pelle stessa. Quindi, quando ci laviamo le mani, con la crema alla glicerina se ne va via anche l’acqua che la nostra epidermide avrebbe trattenuto. Di conseguenza le mani diventano ancora più secche. Attenzione quindi a prediligere i prodotti naturali e usare con molta moderazione quelli derivati dal petrolio.
Proteggere le labbra
Per le labbra d’inverno valgono le stesse considerazioni, ma diventa molto più urgente prendersene cura nella stagione invernale per evitare screpolature e fessurature. Per proteggerle sono molto meglio:
Evitare gli stick paraffinati, se non per qualche situazione di temperatura molto molto bassa e per periodi brevi. Non dimentichiamo che, soprattutto per le signore, quando le labbra sono screpolate, un leggero scrub fatto con degli stick appositi elimina le cellule morte senza creare fessurazioni e tagli e meglio predispone all’uso degli stick dedicati, che per le signore diciamo più esigenti potranno anche contenere collagene, acido ialuronico e sostanze filler e liftanti.
Come curare le ragadi delle dita
Si può approfittare della sera e della notte per applicare non più solo la crema protettiva, ma dei veri e propri trattamenti, come balsami e impacchi rigeneranti che sfruttano le proprietà riparative di urea, allantoina e grassi vegetali.
I geloni
I geloni sono una manifestazione della cattiva circolazione periferica a cui sono soggette alcune persone. Tuttavia raramente siamo sottoposti a temperature così basse da provocare geloni in una persona che abbia una adeguata copertura dal freddo e una buona circolazione. Il dolore provocato dal gelone è praticamente lo stesso che provoca un’ustione: il tessuto si infiamma, si arrossa, si gonfia e si avverte più dolore quando è portato a temperature calde, perché la vasodilatazione aumenta l’infiammazione.
Per prevenire i geloni è consigliabile mantenere sano il microcircolo con l’uso di vitamina C, bioflavonoidi e antocianosidi, quindi tutti i prodotti presenti nella frutta e nella verdura di colore arancione o viola, come mirtilli, arance, mandarini, peperoni e zucche.
Durante l’inverno è molto utile l’integrazione con olio di fegato di merluzzo che fornisce omega3, vitamina A e vitamina D. Altri aiuti per il microcircolo provengono da prodotti a base di ruscogenina, ippocastano, centella, vite rossa e picnogenolo.
Possono aiutare anche le creme ad azione coibentante, che mantengono calda la parte e attivano il microcircolo locale.
Una volta che il gelone si è manifestato, va trattato come una vera e propria ustione con creme antinfiammatorie e antidolorifiche.
Sui campi da sci e in montagna
Particolare attenzione va fatta da parte di chi frequenta la montagna nella stagione invernale. Il sole danneggia la cute, allo stesso modo che in estate, per cui si raccomandano creme con filtri solari fisici ad alta protezione, più sicuri ed efficaci. Sono particolarmente adatte le creme ai filtri minerali di Nature’s o le creme ad alta protezione 50+ di ditte che garantiscono la massima presenza di prodotti naturali come Natur Unique, Oficine Cleman e Amerigo.
È anche molto importante proteggere gli occhi con occhiali da sole adeguati.
Nelle giornate ventose va posta ulteriore attenzione perché l’aria disidrata la pelle e quindi accelera il processo di screpolatura.
Si può prevenire con creme lenitive, idratanti e restitutive come i prodotti Hinò per pelli secche e disidratate o quelli di Armonie di Bellezza per un’idratazione h24.
I danni provocati alla pelle dagli sbalzi di temperatura
Lo sbalzo di temperatura provoca una rapida vasodilatazione, per cui il capillare viene sottoposto ad una vasodilatazione improvvisa e si può schioccare per poi lasciare inestetici segni violacei sulla pelle.
Quindi anche qui opportuno, soprattutto per chi ha capillari fragili, integrare con vitamina C che stimola la produzione di collagene e bioflavonoidi per mantenere l’integrità dei capillari.
Si possono anche utilizzare gli antociani del mirtillo, le ruscogenine, la centella e l’ippocastano che lavorano contro l’indebolimento della parete dei vasi.
Inoltre, un’adeguata alimentazione proteica contribuisce alla protezione dei vasi capillari.
Come lavarsi il viso d’inverno
D’inverno bisogna fare attenzione a non depauperare la pelle del suo naturale film Idrolipidico, che è particolarmente importante per la protezione. Quindi occorre prevenire applicando una crema nel caso di pelli secche.
Per lavarsi il viso usare sempre detergenti delicati e non schiumogeni, e soprattutto asciugare molto bene mani e viso perché se si esce all’esterno con le mani umide chiaramente si accentuano i fastidi.
Difendere la pelle in inverno
Siamo ormai nel periodo invernale. Vediamo insieme come preservare la salute della propria pelle nella stagione fredda.
Durante l’inverno le problematiche principali sono:
Le persone con pelle secca e sensibile patiscono maggiormente le basse temperature e l’umidità.
Le pelli secche e sensibili, ma anche le altre pelli, per proteggersi dal freddo devono utilizzare le sostanze grasse, cioè quelle sostanze simili a quelle già naturalmente presenti nel nostro film idrolipidico. Esse creano uno strato isolante sia dalle basse temperature che dall’umidità.
Questa “crema naturale” che la nostra pelle è in grado di produrre da sola, è abbondante nell’età giovanile, ma viene a mancare con l’avanzare dell’età. Quindi l’epidermide è meno in grado di produrre il film idrolipidico protettivo, soprattutto dai 40 anni in su e per chi è geneticamente predisposto alla secchezza e alla sensibilità. Questa carenza di parte lipidica si evidenzia soprattutto nella stagione invernale.
Bisogna quindi fare un trattamento che restituisca la nostra pelle, diciamo, il suo “cappottino naturale” composto da grassi sono coibentanti, cioè che isolano dal freddo e dall’umido. Chiaramente sarebbero da prediligere i grassi eutrofici sebo-simili, cioè più vicini alla nostra “crema naturale”.
Si è visto che la nostra pelle assorbe meglio e predilige i grassi vegetali naturali che hanno questa capacità coibentante, ma sono anche in grado di penetrare tra gli spazi delle cellule cornee e creare quel che potremmo definire un “cemento” analogo alla copertura naturale.
A tal fine si utilizzano principalmente:
Per le pelli un po’ più grasse è particolarmente indicato l’olio di argan.
Attenzione ai petrolati, quindi vaselina, paraffina, glicerina, che sono molto utilizzati nelle creme a basso costo. Perché derivando dal petrolio come prodotti di scarto della raffinazione sono molto economici, ma per niente eutrofici, cioè non hanno nessuna compatibilità con la nostra pelle.
L’unico loro pregio è di essere fortemente coibentanti, cioè isolano moltissimo la pelle dall’umidità e dal freddo, tant’è che possono essere tollerati nella cosmesi dedicata alla protezione della pelle nelle bassissime temperature. Sono molto utilizzati nella cosmetica dei paesi nordici dove le temperature sono tali da richiedere un vero e proprio impermeabile per la pelle. Il rovescio della medaglia è che non lasciano traspirare e il loro uso prolungato può provocare delle vere e proprie dermatiti. Vanno usati quindi con moderazione.
Tutti conosciamo le creme per mani alla glicerina e sappiamo che danno una bella sensazione di morbidezza. Tuttavia il glicerolo che contengono, essendo fortemente igroscopico, ruba acqua alla pelle stessa. Quindi, quando ci laviamo le mani, con la crema alla glicerina se ne va via anche l’acqua che la nostra epidermide avrebbe trattenuto. Di conseguenza le mani diventano ancora più secche. Attenzione quindi a prediligere i prodotti naturali e usare con molta moderazione quelli derivati dal petrolio.
Proteggere le labbra
Per le labbra d’inverno valgono le stesse considerazioni, ma diventa molto più urgente prendersene cura nella stagione invernale per evitare screpolature e fessurature. Per proteggerle sono molto meglio:
Evitare gli stick paraffinati, se non per qualche situazione di temperatura molto molto bassa e per periodi brevi. Non dimentichiamo che, soprattutto per le signore, quando le labbra sono screpolate, un leggero scrub fatto con degli stick appositi elimina le cellule morte senza creare fessurazioni e tagli e meglio predispone all’uso degli stick dedicati, che per le signore diciamo più esigenti potranno anche contenere collagene, acido ialuronico e sostanze filler e liftanti.
Come curare le ragadi delle dita
Si può approfittare della sera e della notte per applicare non più solo la crema protettiva, ma dei veri e propri trattamenti, come balsami e impacchi rigeneranti che sfruttano le proprietà riparative di urea, allantoina e grassi vegetali.
I geloni
I geloni sono una manifestazione della cattiva circolazione periferica a cui sono soggette alcune persone. Tuttavia raramente siamo sottoposti a temperature così basse da provocare geloni in una persona che abbia una adeguata copertura dal freddo e una buona circolazione. Il dolore provocato dal gelone è praticamente lo stesso che provoca un’ustione: il tessuto si infiamma, si arrossa, si gonfia e si avverte più dolore quando è portato a temperature calde, perché la vasodilatazione aumenta l’infiammazione.
Per prevenire i geloni è consigliabile mantenere sano il microcircolo con l’uso di vitamina C, bioflavonoidi e antocianosidi, quindi tutti i prodotti presenti nella frutta e nella verdura di colore arancione o viola, come mirtilli, arance, mandarini, peperoni e zucche.
Durante l’inverno è molto utile l’integrazione con olio di fegato di merluzzo che fornisce omega3, vitamina A e vitamina D. Altri aiuti per il microcircolo provengono da prodotti a base di ruscogenina, ippocastano, centella, vite rossa e picnogenolo.
Possono aiutare anche le creme ad azione coibentante, che mantengono calda la parte e attivano il microcircolo locale.
Una volta che il gelone si è manifestato, va trattato come una vera e propria ustione con creme antinfiammatorie e antidolorifiche.
Sui campi da sci e in montagna
Particolare attenzione va fatta da parte di chi frequenta la montagna nella stagione invernale. Il sole danneggia la cute, allo stesso modo che in estate, per cui si raccomandano creme con filtri solari fisici ad alta protezione, più sicuri ed efficaci. Sono particolarmente adatte le creme ai filtri minerali di Nature’s o le creme ad alta protezione 50+ di ditte che garantiscono la massima presenza di prodotti naturali come Natur Unique, Oficine Cleman e Amerigo.
È anche molto importante proteggere gli occhi con occhiali da sole adeguati.
Nelle giornate ventose va posta ulteriore attenzione perché l’aria disidrata la pelle e quindi accelera il processo di screpolatura.
Si può prevenire con creme lenitive, idratanti e restitutive come i prodotti Hinò per pelli secche e disidratate o quelli di Armonie di Bellezza per un’idratazione h24.
I danni provocati alla pelle dagli sbalzi di temperatura
Lo sbalzo di temperatura provoca una rapida vasodilatazione, per cui il capillare viene sottoposto ad una vasodilatazione improvvisa e si può schioccare per poi lasciare inestetici segni violacei sulla pelle.
Quindi anche qui opportuno, soprattutto per chi ha capillari fragili, integrare con vitamina C che stimola la produzione di collagene e bioflavonoidi per mantenere l’integrità dei capillari.
Si possono anche utilizzare gli antociani del mirtillo, le ruscogenine, la centella e l’ippocastano che lavorano contro l’indebolimento della parete dei vasi.
Inoltre, un’adeguata alimentazione proteica contribuisce alla protezione dei vasi capillari.
Come lavarsi il viso d’inverno
D’inverno bisogna fare attenzione a non depauperare la pelle del suo naturale film Idrolipidico, che è particolarmente importante per la protezione. Quindi occorre prevenire applicando una crema nel caso di pelli secche.
Per lavarsi il viso usare sempre detergenti delicati e non schiumogeni, e soprattutto asciugare molto bene mani e viso perché se si esce all’esterno con le mani umide chiaramente si accentuano i fastidi.
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